Serre bioclimatiche

Le serre bioclimatiche (dette anche serre solari bioclimatiche o serre captanti) sono strutture finalizzate a catturare i raggi solari e a trasformarli in energia, in modo da contribuire alla climatizzazione di un’abitazione.

Per raggiungere questo obiettivo le serre bioclimatiche devono rispondere a requisiti tecnici ben precisi e possono essere realizzate esclusivamente da aziende specializzate.

Uno dei fattori principali da considerare ai fini della costruzione di una efficace serra solare bioclimatica è l’orientamento che dovrà essere preferibilmente a sud, in modo da essere esposta ai raggi del sole per un numero maggiore possibile di ore.

Il tetto e le pareti della serra bioclimatica devono essere realizzate in vetro così da assicurare la massima captazione. Allo stesso tempo però la tipologia di vetro deve essere differente in quanto mentre i vetri della facciata e del tetto devono favorire l’irraggiamento, quelli delle fiancate orientali e occidentali devono prevenire la dispersione termica e limitare il surriscaldamento nei mesi estivi.

Un’ulteriore caratteristica delle serre solari bioclimatiche riguarda l’assenza di schermature fisse a vantaggio di sistemi di schermatura mobile così da prevenire un eccessivo riscaldamento durante il periodo estivo.

Un’importante considerazione ai fini della tassazione riguarda la volumetria dell’immobile che non viene aumentata dalla costruzione di una serra bioclimatica in quanto il nuovo volume creato è considerato volume tecnico non tassabile.

E’ evidente che per essere considerata tale (e non una semplice “veranda”), la serra bioclimatica deve rispondere a requisiti tecnici ben precisi che le permettano di assolvere le funzioni di risparmio energetico per cui è concepita. Una struttura realizzata su un piano basso, con orientamento a nord o all’ombra di un’altra struttura o edificio non potrà essere classificata come serra bioclimatica e sarà quindi considerata come volume aggiuntivo.

Per evitare l’obbligo di dover accatastare la nuova struttura, sarà quindi necessario avvalersi di un progetto che rispetti i necessari vincoli tecnici così da rispettare le norme comunali e regionali, anche per quanto riguarda i limiti di cubatura o eventuali vincoli previsti sull’immobile.

Tra le norme previste dalla legge più importanti segnalo quella relativa alle dimensioni massime che potranno arrivare fino al 15% della superficie dell’abitazione di cui la serra captante è struttura accessoria. Si potrà raggiungere una dimensione del 30% della superficie dell’abitazione solo dopo aver ottenuto uno speciale permesso.

Quattro punti saldi:

a) La superficie netta in pianta della serra bioclimatica o della porzione di serra sia inferiore o uguale al 15% della superficie utile di ciascun subalterno a cui è collegata; la possibilità di realizzare una serra bioclimatica o una loggia addossata o integrata all’edificio, di superficie maggiore a quella sopra indicata, è ammessa solo qualora l’ampliamento relativo alla superficie che eccede il suddetto limite sia consentito dallo strumento urbanistico locale, fatto salvo il versamento, per la sola parte eccedente, degli oneri di urbanizzazione e dei contributi previsti dalle norme edilizie vigenti;

b) La serra consenta una riduzione, documentata nella relazione tecnica di cui all’Allegato B della DGR VIII/5018 e s.m.i., pari ad almeno il 10% del fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale o il riscaldamento di ciascun subalterno a cui è collegata; tale riduzione non è richiesta qualora la realizzazione della serra bioclimatica avvenga nell’ambito di un intervento di ristrutturazione edilizia che coinvolga più del 25% della superficie disperdente dell’intero edificio a cui è addossata o integrata e siano, di conseguenza, rispettati i requisiti di cui al punto 7 della dgr 8745/2008;

c) La serra sia provvista di opportune schermature e/o dispositivi mobili e rimovibili e apposite aperture per evitarne il surriscaldamento estivo;

d) La serra non deve essere dotata di impianto di riscaldamento né di raffrescamento;

e) La superficie disperdente della serra sia costituita per almeno il 50% da elementi trasparenti.

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